L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia un consumo di sale inferiore ai 5g, circa un cucchiaino. Il sale a cui bisogna fare attenzione, non è solo quello che aggiungiamo alle pietanze, ma anche quello contenuto nei cibi. Ecco alcuni prodotti ad alto contenuto di sale: Dadi, sughi pronti, piatti pronti, cibi fast-food, patatine, snack per aperitivi, salumi, prodotti in salamoia, formaggi, prodotti da forno (evitare cracker, grissini…).

Un consumo eccessivo di sale può favorire l’instaurarsi dell’ipertensione arteriosa, soprattutto nelle persone predisposte.
In Italia consumiamo in media più di 10 grammi a testa al giorno che sono, decisamente, troppi se il nostro obiettivo è prevenire problemi di pressione arteriosa.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non introdurre più di 2 grammi di sodio con la dieta giornaliera.  Due grammi sodio corrispondono a circa 5 grammi di sale da cucina, che sono all’incirca quelli contenuti in un cucchiaino da the

5 idee per consumare meno sale:

  1. Assaggia prima di aggiungere altro sale: sembra scontato ma non lo è, durante la cottura i cibi acquisiscono un sapore diverso, attendi la fine della cottura
  2. Aggiungi erbe aromatiche, spezie, aglio, cipolla… per insaporire il cibo: oltre ad aggiungere sapore e colore, sono in grado di apportare micronutrienti utili.
  3. Sciacqua sempre i cibi in salamoia: hanno un contenuto di sale molto alto, sciacquare ci permette di abbassare la dose di sale che ingeriamo
  4. Non usare quotidianamente alimenti molto salati: salumi e formaggi, snack salati… non usarli all’ordine del giorno così da limitare la dose di sale
  5. Non portare il sale a tavola: questo suggerimento vale per tutti, a maggior ragione per chi porta sempre il salino in tavola, assaggiate e poi decidete se aggiungerne, abituate il palato al meno saporito, così da ridurre la quota di sale pian piano