Cos’è ibs o sindrome del colon irritabile?
Irritable Bowel Syndrome, sindrome del colon irritabile è un disturbo gastrointestinale cronico con una prevalenza stimata del 10-20%. È caratterizzata da una serie di disturbi cronici o ricorrenti molto soggettivi, infatti la classificazione e la diagnosi vengono fatte sulla base dei sintomi e sull’esclusione di altre patologie, non essendoci infiammazioni o ulcerazioni visibili come nelle malattie intestinali infiammatorie.
I sintomi possono essere: diarrea o al contrario stitichezza persistente, dolori addominali, meteorismo, flatulenza, gonfiore; possono essere tutti presenti o solo alcuni con intensità variabile e possono cambiare nel tempo. La condizione colpisce principalmente le persone di età compresa tra 20 e 30 anni ed è due volte più comune nelle donne rispetto agli uomini.
La sindrome del colon irritabile influisce negativamente sulla qualità della vita, causando nei casi gravi l’isolamento sociale, che è aggravato dai tempi molto lunghi della diagnosi.
L’equipe australiana della Monash University, studia dai primi anni del 2000, una dieta che permetta una riduzione dei sintomi, la low FODMAPs diet, l’unica riconosciuta a livello internazionale grazie ai numerosi studi scientifici. Ho seguito con successo il corso di perfezionamento sulla Dieta Low FODMAP tenuto ed accreditato dalla Monash University.
FODMAP sta per oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili. Questi sono carboidrati scarsamente assorbiti e altamente fermentabili che possono contribuire a gas, gonfiore e diarrea e/o stitichezza.
La low FODMAPs diet si basa sulla possibilità di ridurre i sintomi, ottenere e quindi mantenere un benessere intestinale. Il protocollo si compone di 3 fasi. Nella prima fase, FASE DI ELIMINAZIONE si escludono dall’alimentazione tutti i cibi ad alto e medio contenuto di FODMAPs, dura circa 2-6 settimane. Segue la FASE DI REINTRODUZIONE questo periodo delicato serve per testare i vari gruppi di FODMAP, la durata è variabile. Il risultato sarà quello di capire quali cibi e in che quantità sono accettati dal paziente, senza aggravare i disturbi intestinali. L’ultimo passo è la FASE DI PERSONALIZZAZIONE è essenziale per trovare la propria alimentazione, conoscendo gli alimenti e le porzioni ben tollerate, costruire delle nuove abitudini, per mantenere nel tempo i miglioramenti dei sintomi.
Fattori che possono influenzare IBS
Numerosi studi scientifici dimostrano che dieta, insonnia, ansia e stress hanno un’influenza sulla motilità intestinale(sia in aumento sia in riduzione), sulle secrezioni e la funzionalità della barriera gastrointestinale. L’asse intestino cervello è bidirezionale è importante quindi scegliere un dieta low FODMAPs per il corpo e per la mente. La dieta è considerata il modulatore esterno maggiore per la sintomatologia nei casi di IBS.